Gli ultimi due anni sono stati davvero difficili per il mondo dello sport, a 360 gradi: 

lock-down, norme restrittive diverse in base al colore della propria regione, obbligo di adottare misure sanitarie i cui costi non sono mai stati detratti dalle imposte (come era stato annunciato in partenza), drastica diminuzione degli iscritti e costi fissi che i proprietari di palestre e centri sportivi non possono permettersi di ignorare.

In particolare si è registrata una forte riduzione dei giovani atleti iscritti a sport, come il tennis tavolo ma non solo, in tutta la provincia di Reggio Emilia. 

Le cause di ciò sono da attribuirsi alla situazione sanitaria e normativa del Paese, che muta continuamente, ma anche all’ancora forte incertezza dei genitori riguardo alla vaccinazione dei propri figli minorenni. Infatti sebbene non vi sia un obbligo vaccinale esplicito, se un ragazzo minorenne vuole praticare un qualsiasi sport, deve necessariamente essere in possesso del “certificato verde” obbligatorio. 

 

Questo suona alle orecchie dei genitori come una sorta di ricatto, quando ancora molti dubbi permangono riguardo alla somministrazione del vaccino ai ragazzi più giovani.

 

Filippo Gemmi

Coordinatore Italexit Giovani – RE

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