Il Regno Unito ha mantenuto in UE la sua moneta (Sterlina), ha sempre difeso con i denti la sua economia dai diktat europei, e mal digeriva le ingerenze dei vari commissari europei.
Nel 2016 si è svolto, e vinto il referendum per l’uscita dall’Europa, la cosiddetta ”Brexit’.
É stato un errore?
Innanzitutto mi preme dire che a differenza nostra, il Regno Unito ha dimostrato un enorme senso civico dando la possibilità di scelta ai propri cittadini.
Giova premettere che la Gran Bretagna fa parte del mercato del ”commonwealth”, un mercato enorme, tra cui comprende nazioni come Australia e Canada per esempio, inoltre, ha rinforzato gli accordi bilaterali economici con gli USA.
Storico partner: la Bank Of England, la loro banca centrale “autonoma”, può stampar moneta quando vuole per rivitalizzare la sua economia in momenti di crisi (proprio come la ”Federal Reserve” USA) e prestatore di ultima istanza, garanzia sui mercati internazionali da eventuali speculazioni.
Per la fine del 2021 in Gran Bretagna si dovrebbe registrare un vero boom di crescita che non si vedeva dalla prima guerra mondiale, anno 1914 .
Il PIL crescerà di circa il 6,8 % in rialzo. L’UE invece, dovrebbe crescere con un PIL nominale medio pari al 4,4 %. Il tasso di disoccupazione del Regno Unito dovrebbe attestarsi intorno al 4,5%, molto inferiore ai tassi europei medi e della nostra penisola italica.
Senza contare poi che l’incompiuta Europa ha mal gestito la pandemia di Covid 19 nella corsa alle vaccinazioni, rispetto al Regno Unito che ha vaccinato prima la sua popolazione, evidenziando tutti i limiti della complessa mole burocratica che attanaglia l’Unione Europea quando si deve decidere in fretta sulle situazioni d’urgenza.
Il Regno Unito uscendo ha potuto decidere la sua politica interna senza freni, un esempio il nuovo sistema di immigrazione che prevede di fatto quote di ingresso con percorsi agevolati per le ”High Skill” di lavoratori qualificati, così come il Canada e l’Australia.
Per tutti i motivi sopra citati la ”Brexit” non è stato un errore, bensì la rinascita di un popolo che si riprende la propria libertà.
Viva la ”Brexit” …
Viva ”Italexit ” .
Mauro Capoluongo
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