L’Italia, ha perso il treno verso l’indipendenza energetica quando nel lontano 1970, al referendum sul nucleare si voto per il ”no”. Quella scelta fu scellerata, in quanto abbiamo condannato i cittadini italiani a pagare un alto costo della bolletta energetica.
Proprio in questi giorni il ministro Cingolani ha previsto un aumento del 40% del costo energetico, ed il governo è corso ai ripari per contenere i rincari con uno stanziamento di circa 3 miliardi di euro.
Come mai attualmente i prezzi sono sempre cosi alti?
Questi aumenti derivano da una richiesta sempre più pressante da parte della Cina di materie prime, soprattutto di grano.
Giova ricordare che su una bolletta gravitano numerosi balzelli, tasse ed oneri di sistema, tra cui cito l’iva, le accise, i trasporti delle materie prime e oneri per la decarbonizzazione per la cosiddetta ”transizione ecologica”.
Come risolvere questi problemi per i poveri contribuenti italiani ?
Innanzitutto investire in infrastrutture, come le centrali nucleari a fusione fredda di 5° generazione, con zero scorie e zero emissioni di CO2.
In 10 anni si potrebbe avere la prima centrale a fusione italiana, abbiamo un competitor mondiale di questa tecnologia, la ” Ansaldo Nucleare ”, come dire le competenze non ci mancano.
Un altra idea sarebbe di costruire dei termovalorizzatori green, sfruttando il riciclo dei rifiuti per creare energia, così un giorno si potrebbe abbattere la Tari. Pensare che in Danimarca su un termovalorizzatore hanno costruito una pista da sci, tutto un altro mondo.
Inoltre sarebbe opportuno ridurre e rimodulare in modo strutturale gli oneri di sistema per poter far calare i prezzi delle bollette.
Tutti i motivi sopra elencati sono validi per abbattere il costo della bolletta energetica in Italia. Bisogna avere la volontà politica ed il coraggio di attuarle, cosa che manca all’ attuale classe dirigente italiana.
Pertanto consiglio ai cittadini italiani di votare alle prossime elezioni Italexit.
Mauro Capoluongo
Commenti recenti