I pompieri dell’Unione Sindacale di Base (USB) di Verona hanno comunicato che da oggi 3 novembre porteranno avanti la protesta contro il green pass del personale operativo del comando provinciale attraverso lo sciopero della fame. 
I vigili del fuoco del sindacato hanno fatto inoltre sapere che questa protesta rimarrà attiva fino a che sarà in vigore l’obbligo del lasciapassare verde per poter lavorare. 
La situazione delle caserme dei vigili del fuoco veronesi già non è semplice: «nelle scorse settimane, il sindacato Fp Cgil aveva segnalato che il problema della carenza di personale tra i pompieri veronesi era stato acuito dall’introduzione della certificazione verde nei luoghi di lavoro» scrive il sito Veronasera. 
«Il personale aderente salvaguarderà la vita umana propria introducendo nell’arco della giornata lavorativa liquidi onde evitare disidratazione e probabili complicanze mediche». 
Non si tratterà quindi di un vero digiuno, in quanto con i liquidi potranno passare calorie necessarie al fabbisogno corporale, di modo da evitare gli effetti organici e psicologici del digiuno. Tuttavia il segno che potrebbe lasciare una simile iniziativa è enorme. 
Osiamo una domanda. 
E se una grande parte della rivolta contro il green pass li seguisse? 
Siamo sicuri che il potere potrebbe continuare a ignorare il dissenso?

Maurizio Fagandini

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