GRANDE CONCORSO «Le strade di Reggio»

Vinci il Lusernino d’oro©

di Alberto Attolini

 

Il circolo Italexit di Reggio Emilia indice il più grande concorso a premi mai realizzato in città, anzi, mai realizzato sulla faccia della terra. Il regolamento è oltremodo semplice: fotografate le strade di Reggio. Immortalate le buche, i crateri, le voragini, i rattoppi… più grandi, più belli, più eclatanti, più suggestivi, più romantici. Gli asfalti, i sampietrini, i graniti, legati ai vostri ricordi più intensi, alle vostre cadute più rovinose, alle sospensioni assassinate. Corredate le immagini con i vostri commenti, pensieri, aneddoti, rimembranze. Lasciate libero sfogo al vostro cuore, indicando la buca a fianco della quale conosceste il vostro grande amore, la pozzanghera in cui imparaste a nuotare, il selciato sconnesso dove lasciaste il tacco delle vostre decollete preferite. Inviate tutto a noi e incrociate le dita. L’autore dello scatto ritenuto migliore, a insindacabile arbitrio del direttivo provinciale, sarà premiato con l’ambitissimo Lusernino d’oro© e una visita guidata alle cave della pietra di Luserna.

Avanti reggiani! Partecipate numerosi! Non girate le spalle alla fortuna, ma giratele, piuttosto, al PD!

©Riproduzione riservata.

Via Aschieri

Di fronte alla casa dove visse lo scrittore Silvio D’Arzo, possiamo ammirare un elegante rattoppo tono su tono, con catrame abbinato alla pietra di Luserna, mentre verso via Guido da Castello una pietra traballa, ricordando a chi vi passa sopra che in reggiano si dice barloc.

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Piazzetta Magnanini Bondi

Un riservato angolo del centro, fuori mano, compreso tra via Mari e via Dante Alighieri. Una piazzetta dedicata a un’artista a fianco del sontuoso Palazzo Da Mosto, sede di prestigiosi eventi culturali. La location intima e la collocazione in una cornice votata al bello potrebbero far pensare che gli alberi presenti si prestino a un banalissimo foliage. E invece no. Reggio non finisce mai di stupire. Qui, anziché un romantico, ma ormai scontato, foliage si può ammirare un altrettanto struggente ma innovativo sampietrinage, reso ancora più emozionante dalla presenza di bottiglie di birra vuote.

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Via Roma

Questa strada, già intitolata alla Santa Croce (dalla quale prendono il nome sia il quartiere che la porta), cambiò nome divenendo De Amicis e infine passò a Roma, in ossequio a una norma fascista che voleva presente in ogni comune una via dedicata alla capitale. Lo stato in cui versa oggi è un invito alla secessione. La Luserna si sgretola in più punti, costringendo a rattoppi con catrame anche sul marciapiede. Un pietrone in granito, tra la chiesa dei Santi Giacomo e Filippo e via Filippo Re, traballa, avvisando gli automobilisti che sta per iniziare la ZTL. Per questo motivo è stata affettuosamente ribattezzata «la salva multe».

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