Candidati a confronto: Erica Romani asfalta tutti.
di Alberto Attolini
Il dibattito elettorale dell’altra sera su Tele Parma ha visto coinvolti per il centro sinistra prima Paola De Micheli e poi Carlotta Bonvicini, per il centro destra (Fratelli d’Italia) Gaetana Russo, per Italia Sovrana e Popolare Roberto Antognarelli, mentre i colori di Italexit erano sostenuti dalla nostra Erica Romani.
Il dibattito è stato surreale. Le rappresentanti dei partiti mainstream, cioè Pd & company e Fratelli d’Italia, erano intente a rintuzzarsi e a polemizzare esclusivamente fra loro, evitando di replicare alle argomentazioni proposte dagli avversari, cioè alle uniche cose sensate dette in quella trasmissione.
Un esempio fra tanti potrebbe essere il discorso sul Pnrr (non è una pernacchia, si tratta solo dell’ennesimo capestro europeo): quando la via maestra indicata da Italexit è stata il recupero della sovranità economica, le esponenti dei partitoni non hanno replicato, pur insistendo nel loro duello su cosa elemosinare da Bruxelles.
Non sono mancati i momenti esilaranti, sia pure involontari. Fantastica la De Micheli, che afferma di occuparsi della scuola perché a settembre suo figlio inizierà la prima elementare. Ciò implica quindi che tra circa 13 anni si inizierà a occupare anche di università? Sulla sicurezza, invece, bisogna riconoscere alla Bonvicini una faccia tosta (a Reggio diremo un becco di ferro) eccezionale. Semplicemente irraggiungibile. È inutile che la Romani s’affanni a riportare la discussione sulla terra: ormai il livello è stratosferico.
Riflettendo sui due partitoni, occorre rilevare che sono tali solo grazie a un astensionismo molto alto. Infatti, tanto Fratelli d’Italia (sarebbe meglio chiamarlo Fratelli d’Europa) che i democratici viaggiano sul 20% perché circa metà degli elettori sta a casa. Se votasse il 100% (con l’astensionismo assorbito dalle formazioni antisistema) i fratelli e i democratici vari dimezzerebbero le loro percentuali, divenendo partitucoli. Ecco servito un buon motivo per andare alle urne. Se a questa considerazione uniamo la concretezza delle soluzioni proposte da Erica Romani, non resta altro che votare Italexit.
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